L'intensa attività di scambi commerciali che gli insediamenti coloniali greci avevano con molta parte del mondo allora conosciuto portò con sé, oltre al benessere, elementi della cultura di altri popoli e quindi nuove conoscenze quali la matematica, l'astronomia, la geografia, il calendario, la moneta, la carta.
In ambito politico, caratteristica del periodo è il passaggio, al momento ancora in fase iniziale dall'aristocrazia ad altre forme di governo (tirannide, democrazia) con relative crisi interne.
Una fase determinata dai nuovi orizzonti di pensiero viene definita come lo
sviluppo «dal mito al logos» (W. Nestle).
Alle interpretazioni basate sull'esistenza di divinità antropomórfe si sostituisce la ricerca di
principi razionali naturali, con i quali fare luce sull'ordine del
Cosmo e sulla posizione dell'uomo al suo interno.
Si tratta, comunque, di un passaggio graduale:
il pensiero mitologico si esaurirà solo molto lentamente e caratterizzerà
per un lungo tempo ancora molta parte della filosofia dei presocratici, così come di Platone.
Tratti salienti della filosofia dell'antichità classica sono:
- la ricerca di un principio o sostanza originaria (arché)
e di una legge (logos) nella quale si esprime la ragione che determina il cosmo;
- i temi collegati al concetto di alétheia (verità):
l'essere, la verità, la vera conoscenza;
- l'indagine sulla natura dell'uomo e sulla sua struttura morale:
la natura dell'anima,
il Bene (agathón)
e la virtù (areté);
nell'ambito della morale individuale, inoltre, il problema del raggiungimento dell'eudemonìa (felicità).
gli eleati, la scuola pitagorica, i naturalisti di Mileto, Eraclito, i naturalisti di più giovane generazione e gli atomisti.
I SOFISTI sono in genere compresi fra i presocratici, seppure al centro della loro speculazione vengano posti l'uomo e la società e non la natura.
L'epoca in cui operarono i sofisti, che si posero lo scopo di spogliare i miti del loro valore e assunsero un atteggiamento critico nel confronti della morale tradizionale,
venne definito anche Illuminismo ellenico.
Socrate, Platone e Aristotele.
Centro della filosofia divenne la città di Atene.
Aristotele è considerato il fondatore del pensiero filosofico sistematico e scientifico, che sottopone a indagine ogni ambito dell'esperienza.
si svilupparono all'interno di profondi sconvolgimenti storico-sociali (ascesa e caduta dell'impero di Alessandro Magno; dominio dell'impero romano) e posero l'etica al centro della loro speculazione.
l'antica Stoà, i cui massimi rappresentanti furono il fondatore dello stoicismo, Zenone di Cizio e Crisippo, sviluppa e porta a completa formulazione il pensiero stoico;
Fondatore della scuola epicurea fu Epicuro, il cui pensiero è presente nelle opere di Lucrezio e Orazio.
Di particolare rilievo fu l'influenza della scuola di Platone (l'Accademia) e di Aristotele (la Scuola peripatetica).
Con il neoplatonismo e con l'opera del suo più illustre rappresentante, Plotino, la filosofia raggiunge nuovamente altissimi livelli.La filosofia cristiana (Sant'Agostino e la patristica), i cui albori risalgono all'ultimo periodo dell'epoca classica, viene comunemente trattata insieme alla filosofia medievale.
Il pensiero occidentale si costruì incontestabilmente sulla civiltà greca, le cui problematiche furono di continuo riprese e sviluppate.