L'Ortografia è la parte della grammatica costituita dall'insieme delle norme che regolano il modo corretto di scrivere
ovvero disciplina le regole per la retta scrittura in base alle pause, alle doppie e alla punteggiatura.

mappa fonologia


La punteggiatura e i segni grafici
Punteggiatura
La punteggiatura, o interpunzione, è un insieme di segni convenzionali finalizzati a scandire la successione delle parole, delle frasi, dei periodi, in modo tale da riprodurre l'espressività del discorso orale.
La lingua italiana dispone di sette segni veri e propri di punteggiatura, ai quali si aggiungono alcuni segni grafici che servono a rendere più chiara la suddivisione del discorso.
segni di punteggiatura segni grafici
punto .
virgolette " "
virgola ,
parentesi tonde ( )
punto e virgola ;
parentesi quadre [ ]
due punti :
asterisco *
punto interrogativo ?
sbarretta o barra /
punto esclamativo !
lineette - -
puntini di sospensione ...

Il punto
Il punto segnala una forte pausa e chiude una frase di senso compiuto. Dopo il punto, la frase successiva deve iniziare con la lettera maiuscola.
La virgola
La virgola si trova all'interno di una frase e indica una pausa breve. Ha la funzione di separare parole o proposizioni.
Di norma, la virgola:
- separa tra loro gli elementi di un elenco o di una descrizione
- separa e distingue più proposizioni all’interno di un periodo quando non siano presenti congiunzioni
- separa le parti di una proposizione semplice, o una proposizione da un’altra ad essa coordinata
- separa le parti di una proposizione complessa, o una proposizione da un’altra ad essa subordinata
- isola un inciso
- isola un’invocazione.
Costituisce errore mettere la virgola nei seguenti casi:
- tra soggetto e verbo.
- tra soggetto e complemento oggetto.
- tra la proposizione reggente e una proposizione soggettiva, oggettiva, interrogativa indiretta.
- tra la proposizione reggente e una proposizione relativa che introduce informazioni indispensabili per comprendere il testo.
Nella si muoveva, parlava, stava, tutto come voleva lui, salutava arrivando e partendo proprio come voleva lui, con gesti e parole che lui aveva preparato per lei, fatti e dette nella misura e col tono che lui voleva. [frase corretta]
Nella si muoveva, parlava, stava tutto come voleva lui, salutava arrivando e partendo, proprio come voleva lui, con gesti e parole che lui aveva preparato per lei, fatti e dette, nella misura e col tono che lui voleva. (B.Fenoglio).
Gli altri segni di punteggiatura
Il punto e virgola si trova all'interno di una frase e segnala una pausa breve, ma di maggior durata rispetto a quella indicata dalla virgola. Di norma, il punto e virgola:
· separa due o più frasi strettamente connesse dal punto di vista logico
· separa gli elementi di una enumerazione complessa, quando siano costituiti da più parole o da un'intera frase.
Camminavo quasi al suo fianco, un po' indietro, non so se lo guardassi e lo sentissi; la sua leggerezza era piena di maestà; come egli andasse non so; il mio animo tremava, e non so come il mio tremore era pieno di sicurezza.
I due punti segnalano una pausa più debole del punto; si trovano all’interno o a conclusione di una frase, quando viene introdotto il discorso diretto. Di norma, i due punti:
· introducono un elenco
· chiariscono che il passo che segue è la spiegazione, la causa o la conseguenza di ciò che era stato detto prima
· introducono un discorso diretto o un monologo interiore (in questo caso non sono presenti le virgolette)
M'alzai difatti dal letto, ascoltando intorno: mio fratello, a me daccanto, dormiva, al di là nell'altra stanza il respiro di mio padre era forte e continuo.
Renzo poteva leggere i titoli: «Disastrosa sconfitta austriaca in Galizia. Gli austriaci abbandonano Leopoli in fuga disordinata ».
Il punto interrogativo si colloca a conclusione di una frase nella quale sia posta una domanda.
Dove questa illusione mi porti, ci penso sovente in questi giorni: a che altro pensare?
Il punto esclamativo si colloca dopo un'interiezione o a conclusione di una frase che esprime forte emozione, risentimento, delusione, o quando si vuole dare un ordine. E' seguito di norma dalla maiuscola.
La sola consolazione vera, per lui, sarebbe stata che Giuditta rimanesse in casa, invece di andare a teatro; ma bisognava esser pazzi per chiedere una cosa simile alla danzatrice!
I segni grafici
I puntini di sospensione segnalano una sospensione o un'interruzione del discorso, finalizzata a mettere in evidenza incertezza, paura, sorpresa, imbarazzo.
Sappi... dunque... sappi che la mia volontà non ha mai consentito a male alcuno... che ho fatto tutto, tutto il bene che ho potuto... che ho amato i miei figliuoli, le mie nipoti, i niei parenti... che ho beneficato il prossimo... che ho sperato in Dio...
I segni grafici mettono in evidenza la ripartizione del discorso, in modo da rendere più chiara la scrittura. Sono i seguenti:
· le virgolette: si usano sempre in coppia; possono essere alte (" ") o basse (« »). Hanno la funzione di circoscrivere un discorso diretto o una citazione, o di sottolineare il particolare significato di un'espressione.
· il trattino: è usato per unire due parole collegate o i nomi composti, per dividere le parole in sillabe, per segnalare la spezzatura di una parola in fine di riga ( a capo).
· le lineette: limitano un inciso o sostituiscono le virgolette nelle battute dei dialoghi.
· le parentesi tonde: si usano sempre in coppia; hanno la funzione di isolare, all'interno di un discorso, un inciso, un'informazione accessoria, la traduzione di un vocabolo straniero...
· le parentesi quadre: sono sempre usate in coppia. La loro funzione principale è quella di segnalare l'inserimento di una parola o di un'espressione estranee al testo, ma necessarie per comprenderlo.
· l'asterisco: può segnalare la presenza di una nota posta a piè di pagina, o indicare l'omissione di una parola.
· la sbarretta o barra: segnala la separazione, il contrasto, l'alternanza tra due possibilità.
“No,” disse Guglielmo. “Hai mai visto un assassinato che, prima di farsi annegare, si toglie gli abiti?” Severino scosse la testa, come se quell’argomento non avesse più gran valore. Da qualche istante stava esaminando le mani del cadavere: “Ecco una cosa curiosa ...” disse.
La lineetta - da non confondere con il trattino - è un segno della punteggiatura.
Li vede perplessi e sente il loro imbarazzo nell’eludere, cautamente, l’unica domanda che vorrebbero fargli: «Cosa di tanto grave ti sta succedendo, Leo?». E continua a mentire, a divagare, a comunicare, per tranquillizzarli, indirizzi ai quali non abiterà mai.
Scipio, anche quando Maria gli scrisse d'aver sgomberato (e che lettera, piena di strazio e di benedizioni!) non tornò più in quella casa: fece un sacrificio per pagare tutto in una volta il resto dell'affitto, e passò l'inverno, eccezionalmente lungo e ventoso, nascosto nel suo studio, come una bestia in letargo.
“I mesi felici del mio soggiorno in Italia”, le aveva scritto Einstein in italiano firmandosi Alberto nella prima delle missive del 1946, “sono le più belle ricordanze [...]. Giorni e settimane senza ansie e senza tensione [...] ”.
Adesso, dopo tanti anni, dopo aver deciso di sorridere - chissà perché, mentre era all'altezza della libreria Manzoni: cioè a dieci metri dal "Cigno" - di questa ritrosia infantile che tanto a lungo mi aveva bloccato nelle nuove e nelle vecchie amicizie, come se quei dodici anni fossero lo spazio di tempo equivalente di un week-end nel quale non ci eravamo visti, con la stessa aria: inquisitoria e insinuante, me lo ritrovavo di fronte
Voi, - continuò volgendosi alle due donne, - potrete fermarvi a *** sarete abbastanza fuori d'ogni pericolo, e, nello stesso tempo, non troppo lontane da casa vostra.
La partita Italia-Germania si risolse con un pareggio.
L’elisione e il troncamento
L'elisione consiste nella caduta della vocale finale àtona di una parola davanti ad una
parola che inizi per vocale.
Es.
La anatra → l’anatra.
Il troncamento consiste nella caduta della vocale o della sillaba finale àtone di una
parola davanti a un'altra che inizi tanto per vocale quanto per consonante.
Il troncamento di norma non è segnalato dall’apostrofo.
Es.
Un buon affare.