6 stati fondatori
Nelle tabella qui sotto sono riportati gli Stati fondatori dell'Unione europea secondo l'ordine alfabetico.
Stato fondatore | Firma Trattato istitutivo | Stato dell'integrazione europea |
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Belgio | Roma 25 marzo 1957 | Membri dal 1º gennaio 1958 |
Francia | ||
Germania | ||
Italia | ||
Lussemburgo | ||
Paesi bassi |
19 stati dell'EuroZona
A gennaio 2015 gli stati membri che partecipano all'euro sono 19: l'insieme di queste nazioni viene frequentemente definito "Eurozona"..
Stati | Adozione dell'Euro |
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Austria | 1º gennaio 1999 |
Belgio | |
Finlandia | |
Francia | |
Germania | |
Irlandia | |
Italia | |
Lussemburgo | |
Paesi Bassi | |
Portogallo | |
Spagna | |
Grecia | 1º gennaio 2001 |
Slovenia | 1º gennaio 2007 |
Cipro | 1º gennaio 2008 |
Malta | |
Slovacchia | 1º gennaio 2009 |
Estonia | 1º gennaio 2011 |
Lettonia | 1º gennaio 2014 |
Lituania | 1º gennaio 2015 |
28 stati membri dell'Unione Europea
A gennaio 2015 L'Unione europea conta 28 stati membri. Ecco di seguito un loro prospetto in ordine alfabetico, con la data di accesso indicata a fianco del nome.
Stati | Ingresso nell'Unione Europea |
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Belgio | 23 luglio 1952(CECA) 1º gennaio 1958 Comunità Europea allora (CEE) |
Francia | |
Germania | |
Italia | |
Lussemburgo | |
Paesi Bassi | |
Danimarca | 1º gennaio 1973 |
Irlanda | |
Regno Unito | |
Grecia | 1º gennaio 1981 |
Portogallo | 1º gennaio 1986 |
Spagna | |
Austria | 1º gennaio 1995 |
Finlandia | |
Svezia | |
Cipro | 1º maggio 2004 |
Estonia | |
Lettonia | |
Lituania | |
Malta | |
Polonia | |
Repub. Ceca | |
Slovacchia | |
Slovenia | |
Ungheria | |
Bulgaria | 1º gennaio 2007 |
Romania | |
Croazia | 1º luglio 2013 |
Misure del simbolo dell'EURO
Il nome "euro" fu adottato dal Consiglio europeo di Madrid del 1995 per rimpiazzare la sigla ECU (dall'acronimo inglese European Currency Unit, o "Unità di conto europea"), sino a quel momento utilizzata nei trattati e che dal 1978 indicava una valuta scritturale di uso interbancario. Il nome doveva essere semplice, unico e invariabile.[8] È probabile che tale denominazione derivi dall'uso, invalso negli ambienti finanziari britannici, di riferirsi alla vecchia moneta scritturale con l'espressione Euro-currency, dove Euro sta per european: si tratterebbe dunque di un anglicismo, anche se in Italia viene percepito come unaccorciamento, in analogia con altre parole che, con composizione neoclassica, usano il confisso euro-, tratto da Europa (europarlamentare, eurovisione ecc.).
In alcune lingue si usa normalmente il plurale o il partitivo del nome (esempio: Spagna, Francia, Portogallo), nonostante il sostantivo "euro" sulla cartamoneta mostri chiaramente che il nome non dovrebbe conoscere plurale.
La denominazione ecu, indicata nell'articolo 3º del trattato di Maastricht, fu scartata per diverse ragioni linguistiche. Aveva un senso in inglese, la lingua nella quale era espresso, e in francese, perché la parolaécu vuol dire scudo, che era un'antica moneta della Francia. La denominazione, quindi, non aveva alcun richiamo per gli altri paesi. Ci fu poi il "problema della vacca tedesca": i tedeschi avrebbero dovuto chiamare un ecu ein Ecu, che suonava come eine Kuh, cioè, appunto, "una mucca".
Il codice internazionale a tre lettere (in base allo standard ISO 4217) dell'euro è EUR. È stato disegnato anche un simbolo (glifo) speciale per l'euro (€). Dopo che un sondaggio pubblico aveva ristretto la scelta a due, fu la Commissione europea a fare la scelta finale. Il vincitore era ispirato dalla lettera greca epsilon (ε), così come a una versione stilizzata della lettera "E".
L'euro è rappresentato nel set di caratteri Unicode (esadecimale 20AC o decimale 8364, codice mnemonico HTML: €) così come nelle versioni aggiornate dei tradizionali set di caratteri latini. Le nazioni occidentali dovrebbero passare dall'ISO 8859-1 (Latin 1) all'ISO 8859-15 (Latin 9) o, ancora meglio, a UTF-8 per poter rappresentare questo carattere.
Il "nome unico" ha in realtà due varianti: la prima riguarda la lingua greca, la seconda la lingua bulgara. La Grecia ottenne subito di poter chiamare la moneta unica Ευρώ in caratteri ellenici. La Bulgaria ottenne durante le negoziazioni per il Trattato di Lisbona di chiamare la moneta unica Евро, in caratteri cirillici.
Monete
1 cent 2 cent 5 cent 10 cent 20 cent 50 cent 1 euro 2 euro |
Dal 2002 sono in circolazione monete metalliche con otto diversi valori:
- monete da 1 centesimo, 2 centesimi e 5 centesimi, di colore rame, in acciaio ricoperto di rame;
- monete da 10 centesimi, 20 centesimi e 50 centesimi, di colore oro, in oro nordico;
- monete da 1 euro e 2 euro, bimetalliche, di colore argento/oro.
Ciascuna moneta è caratterizzata da un lato comune a tutti i paesi che hanno adottato l'euro. L'effigie sull'altro lato è di competenza sia dei singoli stati che hanno adottato l'euro sia di quelli che possono coniare monete in virtù di accordi bilaterali con l'Unione europea tramite Italia e Francia, ovvero San Marino, Città del Vaticano, Principato di Monaco e dal 2015 anche il Principato di Andorra. Pertanto, senza considerare quelle commemorative, sono in circolazione 184 diverse monete.
La Finlandia ha deciso di non produrre e di non far circolare le monete da 1 e 2 centesimi, a eccezione di piccole quantità per il collezionismo. Dal 2004 anche i Paesi Bassi[13] non immettono in circolazione monete da 1 e 2 centesimi; tuttavia quelle in circolazione, benché poco utilizzate, mantengono corso legale. Ciò nonostante, le monete di tale valore coniate in altri paesi continuano naturalmente ad avere valore legale all'interno di tutta l'eurozona.
Banconote I Serie
5 Euro 10 Euro 20 Euro 50 Euro 100 Euro 200 Euro 500 Euro |
La prima serie di banconote è entrata in uso il 1º gennaio 2002, negli allora 12 paesi che adottarono la moneta unica. Dal 2007 al 2015 altri 7 paesi hanno adottato l'euro.
Comuni a tutte le banconote della prima serie sono la bandiera dell'Unione europea, le iniziali della Banca centrale europea in 5 versioni (BCE, ECB, EZB, ΕΚΤ, EKP), una mappa geografica dell'Europa sul retro, il nome "euro" in alfabeto latino e greco e il millesimo "2002" (indipendentemente dall'anno di stampa), oltre alla firma del Presidente della Banca centrale europea.
Banconote II Serie
5 Euro 10 Euro 20 Euro |
A partire dal 2013, la Banca Centrale Europea ha deciso di sostituire le banconote della prima serie con nuove banconote al fine di migliorarne le caratteristiche di sicurezza. La cartamoneta, infatti, oltre a presentare un restyling grafico, è anche dotata di maggiori dettagli contro la contraffazione.
I bozzetti della nuova banconota da 5 euro sono stati presentati il 10 gennaio 2013, in occasione di una cerimonia tenutasi presso il Museo archeologico di Francoforte sul Meno, dal presidente della BCE Mario Draghi. Essa è entrata in circolazione il 2 maggio dello stesso anno. La banconota dello stesso taglio della prima serie continuerà a circolare parallelamente alla nuova; sarà ritirata gradualmente e avrà corso legale sino a data da stabilirsi.
Il nuovo disegno della banconota da 10 euro è stato presentato il 13 gennaio 2014 da Yves Mersch, mentre i nuovi biglietti sono entrati in circolazione il 23 settembre dello stesso anno.
La nuova banconota da 20 euro è stata presentata il 24 febbraio 2015 nella nuova sede della BCE a Francoforte sul Meno da Mario Draghi, ed entrerà in circolazione dal 25 novembre dello stesso anno. Le banconote di taglio superiore saranno sostituite in maniera graduale negli anni successivi.
La novità grafica di maggior rilievo è la presenza, nell'ologramma e nella filigrana delle nuove banconote, del ritratto della principessa Europa, figura della mitologia greca, da cui il nome di serie Europa. Tale ritratto è stato ricavato da un cratere greco conservato presso il Museo del Louvre. Il tema architettonico e il colore delle banconote restano gli stessi della prima serie.
La nuova serie di banconote reca le iniziali della Banca Centrale Europea in 9 versioni (BCE, ECB, ЕЦБ, EZB, EKP, EKT, EKB, BĊE, EBC), contro le 5 della prima. Inoltre, la scritta euro è presente anche in alfabeto cirillico, per il sopraggiunto ingresso della Bulgarianell'Unione. Resta ferma la presenza sul retro della mappa geografica dell'Europa, che ora include anche Malta e Cipro, paesi che nel frattempo sono entrati nell'Unione e che prima non erano visibili, mentre la firma del Presidente della Banca centrale europea si sposta sotto la bandiera Europea. Il millesimo "2002", comune a tutte le banconote della prima serie, viene sostituito con il millesimo dell'anno di prima emissione della singola banconota, ovvero, tra le banconote finora presentate, "2013" per la banconota da 5 euro, "2014" per quella da 10 euro e "2015" per quella da 20 euro.
Bandiera dell'UE
Raffigura dodici stelle dorate disposte in cerchio su campo blu.
Anche se la bandiera viene comunemente associata all'Unione europea venne inizialmente adottata dal Consiglio d'Europa ed è pensata per rappresentare l'intera Europa geografica e non una particolare organizzazione come la stessa Unione europea o il Consiglio d'Europa.
La bandiera venne formalmente adottata dall'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, approvando la formale proposta dell'araldo capo irlandese Gerard Slevin, il 25 ottobre 1955 e dal Comitato dei Ministri a Parigi l'8 dicembre dello stesso anno.
I capi di Stato e di governo della Comunità europea nel giugno 1985 a Milano decisero, col beneplacito del Consiglio d'Europa, che la bandiera europea fosse emblema ufficiale anche della CEE.
Infine l'Unione europea, istituita con il trattato di Maastricht nel 1992 dai medesimi membri della Comunità europea, adottò contestualmente anch'essa la bandiera europea con le dodici stelle dorate su campo blu.
Da allora la bandiera rappresenta congiuntamente sia il Consiglio d'Europa, che l'Unione europea.
DATE: "Dichiarazioni, atti, trattati e accordi"
Gli anni di seguito riportati sono quelli relativi alle date di firma degli atti: in alcuni casi queste possono differire, anche notevolmente, da quelle di entrata in vigore degli stessi.
Ad oggi 2015, sono entrati tutti in vigore.
- 1950 Dichiarazione Schuman
- 1951 Trattato di Parigi
- 1954 Trattato di Bruxelles modificato sull'UEO
- 1955 Risoluzione di Messina
- 1957 Trattati di Roma
- 1965 Trattato di fusione
- 1970 Trattato di Lussemburgo
- 1983 Dichiarazione solenne sull'Unione europea
- 1985 Accordi di Schengen
- 1986 Atto Unico Europeo
- 1992 TRATTATO DI MAASTRICHT
- 1994 Compromesso di Ioannina
- 1997 Dichiarazione sull'UEO
- 1997 Trattato di Amsterdam
- 2001 Trattato di Nizza
- 2001 Dichiarazione di Laeken
- 2004 Costituzione europea
- 2007 Dichiarazione di Berlino
- 2009 Trattato di Lisbona
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