I Contenuti
Lo scopo del vangelo secondo Marco è quello
di affermare con chiarezza l'identità di Gesù di Nazaret, il
Cristo-messia, il Figlio di Dio, riconosciuto e adorato come il
Signore, crocifisso e risorto. Il testo riferisce soprattutto parole
e fatti legati all'attività svolta da Gesù in Palestina, a partire
dalla Galilea fino a Gerusalemme, e manca di qualsiasi riferimento
alla sua infanzia. Del vangelo di Marco può essere proposto lo
schema seguente:
Titolo (1,1)
Inizi della vita pubblica
(1,2-15)
Gesù in Galilea (1,16-3,35)
Il mistero del Regno
(4,1-6,29)
I pani e gli altri segni (6,30-8,26)
Verso
Gerusalemme (8,27-10,52)
Gesù a Gerusalemme (11,1-13,37)
Passione, morte e risurrezione di Gesù (14,1-16,8)
Altri racconti
pasquali (16,9-20).
Le caratteristiche
Nel quadro
generale gli episodi riferiti non sono strettamente collegati fra
loro, la psicologia dei protagonisti non è approfondita, la
collocazione nel tempo e nello spazio è molto schematica. Eppure ci
sono aspetti particolari di grande interesse: le scene che
descrivono l'ambiente palestinese sono ricche di annotazioni
concrete e vivaci; Gesù si mostra, ogni volta, un personaggio che
non finisce di stupire, un uomo vero e sensibile, deciso e sicuro
nella parola e nei gesti, assolutamente indipendente dai maestri
della legge di Mosè. Egli non ricerca popolarità, ma autenticità di
rapporti; la sua vita e il suo insegnamento vogliono condurre alla
fede: "Tu sei il Figlio mio, l'amato" (1,11); "Tu sei il Cristo"
(8,29); "Davvero quest'uomo era Figlio di Dio!" (15,39).
L'origine
La Chiesa antica attribuisce questo vangelo a
Marco, conosciuto da Pietro (At 12,12; 1Pt 5,13), compagno di Paolo
e Bàrnaba nei loro viaggi missionari (At 12,25; 15,37-39) e, infine,
collaboratore di Pietro a Roma (1Pt 5,13). Secondo l'opinione oggi
più comune tra gli studiosi, si può fissare la data dello scritto
verso l'anno 70. Il vangelo venne composto per fedeli di origine
pagana e, secondo la tradizione più antica, per i cristiani di Roma.
Ad essi Marco presenta Gesù messia e Figlio di Dio, operatore di
miracoli, dominatore di Satana che viene costretto a riconoscergli
una superiorità divina.